Ecosia è il motore di ricerca eco-sostenibile: da query online ad alberi in Brasile

Riuscireste ad immaginare la vostra vita senza i motori di ricerca sul web? Una volta si chiamavano Enciclopedie e ogni famiglia italiana ne possedeva una. Adesso, invece, basta digitare sui vari "Search engine" ciò che ci interessa ed ecco decine di risultati: tutto questo è immediatamente disponibile su smartphone, tablet e computer. Google, Bing, Yahoo ci hanno aperto le porte di un mondo di informazioni, ma a quale prezzo? 

Secondo alcuni studi effettuati dall'Università di Harvard, ogni due query eseguite su un motore di ricerca verrebbero immesse nell'atmosfera circa 7 grammi di anidride carbonica. E si stima che in una sola giornata vengano realizzate approssimativamente 1 miliardo di ricerche. Ma come potrebbe, un motore di ricerca, fare la differenza per l'ecosistema globale? 

Motore di ricerca ecosostenibile: da query online ad alberi in Brasile

Ecosia si prefigge di creare un mondo migliore e più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. In partnership con Bing, Yahoo e il WWF, Ecosia supporta il programma "Plant A Billion Trees" di The Nature Conservancy con lo scopo di riforestare la Foresta Atlantica Brasiliana, nello specifico il Juruena National Park in Amazzonia: ogni ricerca digitata dall'utente, infatti, equivale ad un albero piantato all'interno di questo territorio. 

Tutto ciò è possibile grazie agli introiti derivanti dalla pubblicità: Ecosia, infatti, sopravvive grazie a quelli, come tutti gli altri motori di ricerca, con la differenza che ne dona l'80% al programma di riforestazione. Ma non è finita qui perché, contemporaneamente, assicura di neutralizzare tutte le emissioni di CO2 generate dalle ricerche degli utenti, come le emissioni dai server, i consumi energetici dei propri uffici e i dispositivi elettronici che vengono utilizzati. 

Home page del motore di ricerca Ecosia

Secondo i dati diffusi dal motore di ricerca green, sono oltre 200 mila gli utenti attivi in Italia e ogni 60 secondi viene piantato un nuovo albero. Fino ad oggi, si stima che la foresta sia stata arricchita di oltre 217 mila nuove piante, grazie agli utenti dello stivale, per un totale di  1.286.782 € raccolti per l'ambiente. Sul sito web del motore di ricerca, tali dati vengono periodicamente aggiornati e resi disponibili a tutti gli utenti, così come le ricevute di donazione  effettuate da Ecosia per il TNC (The Nature Conservancy). Inoltre, sono presenti anche le ricevute delle donazioni effettuate nei confronti del WWF nel corso del progetto precedente: ben 1.271.557 €. 

L'obiettivo di Ecosia per il progetto attuale, però, è quello di arrivare a piantare un miliardo di alberi, così da rimuovere 4 milioni di tonnellate di CO2 dall'atmosfera ogni anno. Esatto, avete capito bene: questo progetto mira a creare un polmone verde di inestimabile valore per l'ecosistema mondiale, un distesa di alberi verdi in grado di restaurare i cicli naturali esistenti e fornire acqua a milioni di persone.  

Ecosia, il futuro dei motori di ricerca

Ecosia è un componente aggiuntivo di Chrome e Firefox e può essere, quindi, installato sul browser per velocizzare le nostre ricerche e impostato come motore di ricerca predefinito. In questo modo, un piccolo avviso ci informerà di volta in volta di quanti alberi avremo salvato con la nostra sola attività sul web. E, visti i ritmi serrati con cui si sta diffondendo il suo utilizzo, si può ben sperare per il raggiungimento dell'obiettivo: secondo Ecosia, infatti, ogni settimana vengono piantati nella foresta 10 mila alberi, grazie alla partecipazione di circa 2,5 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. 

Infine, ci si potrebbe domandare perché sacrificare il nostro amato Google in favore di questo non ben noto Ecosia. Se il suo utilizzo arrivasse a portare davvero i benefici annunciati,  si potrebbe contribuire a risolvere significativamente il grande problema della deforestazione e dell'aumento di emissioni di CO2, considerato la seconda causa principale del cambiamento climatico. Oltre a ciò, ci verrebbe data la l'enorme possibilità di risparmiare la vita di oltre 150 mila vittime ogni anno, concentrate principalmente nei paesi in via di sviluppo, che secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) muoiono a causa del surriscaldamento globale.

L'indirizzo web del motore di ricerca Ecosia.

AutoreDott.ssa Jessica Ingrami


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