Depurare l'acqua con l'osmosi inversa. Conviene?

L'acqua è una componente essenziale dell'organizzazione biologica planetaria, grazie a una semplice molecola costituita da idrogeno e ossigeno è nata la vita, e la vita su di essa si regge. Per questo motivo, come ogni cosa utile che ci circonda, anche l'acqua sta diventando un business, così come la rete pubblicitaria che le si dirama attorno. Da tempo infatti si sente parlare di varie tecnologie per purificare il prezioso liquido che sgorga dai nostri rubinetti di casa, e la più reclamizzata è senza dubbio l'installazione di un impianto di depurazione ad osmosi inversa. Sono nate svariate aziende proprio per sfruttare il lancio sul mercato di questa novità, altre si sono specializzate anche per produrre tali sistemi e le inserzioni su siti, giornali e radio si sono moltiplicate.

 acquedotto
(Un antico acquedotto, "mezzo di trasporto" dell'acqua)

Cos'è l'osmosi inversa?

A questo punto la domanda sorge spontanea: cos'è questa tecnologia?
Partiamo dal principio. L'osmosi avviene naturalmente, ogni giorno, all'interno del nostro organismo. Lo scopo di tutto il procedimento è quello di ottenere due soluzioni con la medesima concentrazione di elementi, e ciò si può verificare grazie ad una semplice membrana semipermeabile che separa due aree: dalla prima, contenente un fluido molto meno "denso", scorre solo il solvente all'interno della seconda, in modo tale che si ristabilisca una percentuale almeno simile di componenti. Il suo procedimento inverso, dunque, applicando una decisa pressione all'ultima area del nostro esempio, spinge solamente il liquido puro ad attraversare la membrana, trattenendo nel suo compartimento le impurità che lo componevano.

Il punto di vista del produttore

Chi vuole spingervi a comprare un depuratore d'acqua ha spesso dalla sua parte interessanti motivazioni, anzitutto di natura economica. Chi acquista una sorgente, infatti, la paga un prezzo irrisorio e il guadagno che ottiene da ogni bottiglia venduta è altissimo. Basta pensare che spesso, più che il liquido effettivamente contenuto, alla casa del supermercato andiamo a pagare la plastica impiegata nell'imballaggio e nel confezionamento. Nella bolletta che poi a fine mese ci arriva a casa, è anche compresa la voce per i servizi fognari e la depurazione. C'è inoltre l'importante tematica della salute; sappiamo infatti che l'acqua quando nasce è assolutamente pura, altrimenti non potrebbe venirne accettata la vendita dagli enti preposti, tuttavia durante il percorso che compie prima di giungere nelle nostre città potrebbe arricchirsi di sostanze nocive. A Viterbo c'è stato un problema con l'arsenico che era riuscito a penetrare in alcune tubature, difficoltà simili si sono riscontrate anche in qualche comune del reatino, e pure a Treviso il mercurio aveva toccato diversi pozzi. Un depuratore permetterebbe di eliminare questi rischi, non solo dall'acqua che beviamo, ma anche da quella che impieghiamo per cuocere la pasta o lavare la frutta e la verdura.

 bottiglie d'acqua
(Bottiglie d'acqua in plastica)

Il punto di vista del consumatore

Per contro, partendo sempre dal lato economico della vicenda, un sistema di questo tipo non costa poco, gli andrebbero poi aggiunti i costi di manutenzione e tutta l'operazione rischia di perdere il vantaggio che sembrava avere su questo fronte. Ingerire un'acqua fortemente desalinizzata può anche portare a degli effetti negativi. Ovviamente è dall'alimentazione che noi traiamo i sali minerali e gli altri elementi che ci servono per far funzionare l'organismo, altrimenti avremmo bisogno di consumare intere bottiglie ogni ora, ma i processi chimici che interessano la vita cellulare a livello microscopico necessitano di tali sostanze. Anche la questione ambientale merita il suo spazio: non comprare plastica in quantità industriale, che poi lo stesso consumatore dovrà preoccuparsi di smaltire, è un nobile intento, certamente, ma bisogna pur tenere conto che durante il processo di filtrazione non si utilizza tutta l'acqua che giunge al rubinetto, e una parte, perciò, andrebbe sprecata.

AutoreRiccardo Frascolli


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