Dalla guerra al fotovoltaico: i veterani installeranno i nuovi pannelli

Joe Biden, vice presidente Usa, dichiarò nel 2012 che : "Non credo che aver servito nell'esercito debba causare loro (i veterani) più difficoltà a trovare un impiego quando tornano a casa". Secondo i dati più recenti del dipartimento per gli Affari dei veterani, che risalgono al Novembre 2011, ci sono attualmente, negli USA, circa 2 milioni e 300 mila soldati, tra uomini e donne, ovvero lo 0,75% della popolazione. I veterani, che hanno combattuto in una guerra, sono quasi 23 milioni, pari al 7% della popolazione. Per l'amministrazione Obama la disoccupazione tra i veterani, il loro passaggio alla vita civile, è una delle priorità, così diverse iniziative sono state attivate nel corso degli anni, come l'assegnazione di 629 posti nel corpo della Polizia, ai veterani che hanno prestato servizio attivo per almeno 180 giorni dopo l'undici settembre, per far fronte a questa emergenza.

I veterani hanno combattuto per la loro patria, sono eroi di guerra che conoscono profondamente l'abnegazione, hanno una vocazione e questa vocazione può essere messa al servizio di una "guerra più pacifica", quella contro i cambiamenti climatici. Nel Settembre 2014 l'amministrazione Obama si è messa a lavoro per stilare un piano d'azione sull'efficienza energetica e politiche per la diffusione del fotovoltaico, con un impegno tanto nel settore pubblico che in quello privato.

(Barack Obama - Dichiarazione sul piano d'azione contro i cambiamenti cliamtici)

Per dare il buon esempio, sul tetto dell'edificio principale d'America sono stati installati dei pannelli fotovoltaici, come dimostrazione pratica dell'impegno di Obama per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili.

L'obiettivo della Casa Bianca è di tagliare l'inquinamento da anidride carbonica di quasi 300 miliardi di tonnellate entro il 2030. Un risparmio di circa 10 miliardi  di dollari sulle bollette energetiche sia per i privati che per le imprese. Un risparmio uguale all'inutilizzo di 60 milioni di macchine per un anno.

(La Casa Bianca nella sua nuova veste!)

Nello specifico le azioni pratiche saranno:

-         l'investimento di 68 milioni di dollari su 540 progetti di efficienza energetica e di energia rinnovabili, tra cui 240 riguardano il fotovoltaico;

-         l'inserimento di uno standard di risparmio energetico più funzionale rispetto a quello in uso oggi;

-         finanziamenti per l'energia pulita e l'efficienza energetica;

-         coinvolgimento del volontariato;

-         l'addestramento dei veterani per installare i pannelli fotovoltaici nelle basi militari.

Ad esempio, secondo uno studio condotto dall'ICF, una società di consulenza americana, la superficie non utilizzata di quattro basi militari costruite nel deserto del Mojave, in California, potrebbe essere in grado di ospitare fino a 7 gigawatt di       energia solare. "Le basi militari, ha infatti specificato la ICF, rimangono dei candidati d'eccellenza per il posizionamento di impianti energetici vista la vicinanza alle reti di trasmissione e alle strade. Un potenziale di 7 GW andrebbe quindi a rappresentare il 30% della potenza utilizzata dall'intero Dipartimento della Difesa Usa che ad oggi rimane uno dei maggiori consumatori di elettricità con bollette che ogni anno sfiorano i 4 miliardi di dollari.

( Parata di veterani- New York)

Con questi provvedimenti, oltre che improntare la propria azione politica a favore di una lotta contro i cambiamenti climatici, Obama ricerca anche una soluzione adeguata alla piaga che affligge i veterani, dopo il ritorno in patria e il reinserimento nella vita civile, come la depressione e la crescente disoccupazione, soprattutto per i soldati di ritorno dall'Iraq e dall'Afghanistan. Un completo reinserimento sociale che sia anche mezzo di contrasto contro l'incremento dei suicidi tra i veterani.

Il modello degli Stati Uniti può essere preso ad esempio anche dalle altre nazioni per l'integrazione non solo dei veterani ma anche di detenuti e persone socialmente disagiate, dando così impulso non solo al fotovoltaico ma anche alla riqualificazione sociale.

AutoreDott.ssa Sofia Catoni


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