Comuni Ricicloni: la classifica 2014

Cresce in Italia il numero dei comuni in grado di raggiungere l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata. A rivelarlo è la XXI edizione di "Comuni Ricicloni", iniziativa promossa da Legambiente per premiare i comuni e le città virtuose in materia di raccolta, gestione e smaltimento rifiuti. La classifica e i relativi punteggi stilati da Legambiente sono assegnati sulla base di tre categorie principali: la migliore raccolta differenziata, la più alta percentuale di raccolta differenziata complessiva e la migliore raccolta differenziata delle singole categorie. Sono 1.328 i comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata, pari al 16% dei comuni italiani, per un totale di quasi otto milioni di cittadini, il 13,7% della popolazione. Per la prima volta, nota il rapporto di Legambiente, ogni regione italiana - ad eccezione delle Valle d'Aosta - presenta almeno un comune virtuoso. Tra le eccellenze assolute, spiccano i "Comuni Rifiuti Free", in cui gli abitanti producono meno di 75 kg l'anno di rifiuti indifferenziati da smaltire (contro una media nazionale pro capite che supera i 500 chili): sono 310 quelli individuati da Legambiente, nella maggior parte dei casi facenti parte di un consorzio.

La presenza di comuni in grado di superare la soglia del 65% di riciclo in tutte le regioni, tuttavia, non annulla le marcate differenze tra il Nord e il Centro-Sud. La classifica generale è infatti dominata dal Nord-Est, con Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia a monopolizzare la parte alta della graduatoria: tra le prime 100 posizioni, si trovano 56 comuni veneti (di cui 46 solo nella provincia di Treviso), 29 comuni del Trentino Alto Adige e 8 del Friuli Venezia Giulia, con le restanti posizioni occupate da comuni appartenenti a Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte, Marche e Campania. Tra i capoluoghi, Belluno, Pordenone, Novara e Salerno si confermano ancora una volta delle vere e proprie eccellenze. Segnali confortanti arrivano dalle Marche, in grado di incrementare del 15% i comuni premiati grazie all'adozione della cosiddetta ecotassa, tesa a penalizzare economicamente l'interramento dei rifiuti: nella regione si paga un tributo di 20 euro per ogni tonnellata di rifiuti urbani che finisce in discarica, un importo modulato sulla base delle performance di raccolta differenziata raggiunte dai comuni.     

La mappa dei comuni ricicloni pubblicata da Legambiente

(La mappa dei Comuni Ricicloni pubblicata da Legambiente)

Tra i comuni presenti in classifica, si segnala l'assenza delle grandi città, penalizzate da sistemi organizzativi carenti e da politiche poco efficienti in materia di raccolta differenziata. Solo Milano, pur non raggiungendo la soglia del 65% - raggiunta da Torino solo nella parte di città che usufruisce del servizio porta a porta -, si è guadagnata una menzione speciale per essere la prima città sopra il milione di abitanti in Italia e la seconda in Europa dopo Vienna a raggiungere più del 50% di differenziata sul totale dei rifiuti. Il 30 giugno di quest'anno, ricorda d'altronde il rapporto di Legambiente, proprio Milano ha completato l'estensione a tutto il territorio della raccolta differenziata anche della frazione organica, la più complicata da organizzare e gestire nelle grandi aree metropolitane ma anche la più pesante (il 30% del totale).  

AutoreDott. Andrea D'Ammando


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