Come riqualificare integrando fotovoltaico e pompa di calore

Sistemi ecosostenibili per le abitazioni, si studiano e si creano nuovi metodi alla ricerca di un'ecosostenibilità sempre più marcata. Il proprietario di una casa in Lombardia ha sperimentato un'idea con un obiettivo ben preciso, quello di riuscire a sfruttare alla massima efficienza l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico integrandolo a un sistema di pompa di calore E l'idea si è trasformata in realtà in un'abitazione residenziale indipendente e a basso consumo energetico, integrando queste due tecnologie. L'energia accumulata dai pannelli fotovoltaici viene immagazzinata come acqua calda attraverso la pompa di calore.

Una pompa di calore (Aquarea Bi-blocco LT High Performance da 7 kW) è stata collegata ad un collettore solare termico e ai pannelli fotovoltaici esistenti, e in questa nuova integrazione, nel momento in cui i pannelli fotovoltaici producono energia sufficiente a coprire il consumo della pompa di calore, la temperatura dell'acqua stoccata all'interno del serbatoio viene innalzata fino al raggiungimento dei 55°C. In questa installazione è stata utilizzata una configurazione splittata con la motocondensante installata nel cortile interno della costruzione ed il kit idronico nel locale tecnico sottostante insieme al HPM. Sono due le strade in cui è possibile gestire la produzione fotovoltaica: tramite contatto e tramite strategia. In questo caso specifico si è utilizzata la prima scelta, dove l'impianto fotovoltaico invia un impulso all'HPM, il quale arriva alla pompa di calore "accendendola" e consentendogli di funzionare.

 

Le pompe di calore e fotovoltaico utilizzati per il riscaldamento hanno un duplice beneficio

(Lo schema del sistema pannelli/pompa di calore)

Sono due i benefici che derivano dall'utilizzo congiunto de fotovoltaico (che serve per il riscaldamento): innanzitutto avere un'energia fotovoltaica gratuita, dato che si possiede l'impianto, e tariffe ridotte per l'utilizzo dell'energia elettrica necessaria alla rete. Con l'acquisto di una pompa di calore, il riscaldamento è meno costoso in virtù della nuova tariffa D1 che l'Aeeg metterà in campo in via sperimentale entro breve tempo proprio per regolamentare i consumi di tutti gli edifici ad alta efficienza. Lo scopo ovviamente  è quello di promuovere l'utilizzo di questo tipologia di impianti per il riscaldamento della casa senza che i costi per l'energia elettrica diventino un ostacolo insormontabile, evitando che i proprietari delle abitazioni possano essere scoraggiati dall'utilizzo dei nuovi sistemi tecnologici.

Attraverso il supporto della nuova tariffa si lavorerà per riuscire a fare in modo che l'elettricità possa essere sostituita al gas per il riscaldamento domestico. E ciò è possibile proprio accoppiando al fotovoltaico installato sul tetto dell'unità abitativa una pompa di calore. Indubbiamente questo sistema di alimentazione ha una vera convenienza, e sono oltre ventimila gli italiani che ogni anno le scelgono con l'obiettivo di risparmiare fino al 60% sui costi del riscaldamento. Si calcola che, per kw consumato, hanno rendimenti quattro volte maggiori rispetto alle tradizionali caldaie a gas.

La tariffa D1 è una tariffa costante (non di tipo progressivo), che non è in funzione del superamento della soglia di precisi canoni di consumo. Per questo motivo, non c'è bisogno l'utilizzo di un secondo contatore dedicato alle pompe di calore e fotovoltaico. La sua introduzione definitiva seguirà soltanto dopo un periodo di sperimentazione su una serie di case i cui proprietari  decideranno di riscaldare la propria casa con un sistema a pompa di calore.

AutoreDott. Luigi Boccia


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