Calabria: avviato il primo impianto ibrido rinnovabile

La Calabria diventa sede del primo impianto ibrido realizzato dall'azienda Falk Renewable SpA.
Messo in funzione il 30 maggio 2014 nella città di Rende, in provincia di Cosenza, è nato da un processo studiato e brevettato in Italia, ma in via di riconoscimento in Europa.

L'innovazione risiede nell'integrazione di due fonti energetiche e due tecnologie rinnovabili che sono profondamente diverse tra di loro. Essa si fonda sul solare termodinamico a concentrazione e sulle biomasse, che insieme danno vita a un sistema altamente efficiente.

 

Impianto ibrido a Rende (CS)(Impianto ibrido energia solare termodinamico/biomasse a Rende
- Credit Foto : Falk Renewable)

 

Falk Renewable unisce una tecnologia altamente innovativa come un impianto da 1MWe di solare termodinamico a concertazione con un impianto già operativo per la produzione di energia elettrica da biomasse da 14 MWe.

Questa combinazione consente di ottimizzare al massimo le fonti coinvolte, rendendo tutto più performante. L'energia termica solare integra o sostituisce in parte l'energia termica da biomassa. In questo modo il consumo specifico necessario per la produzione di energia viene ridotto.

L'ingegnere Piero Manzoni, Amministratore Delegato di Falck Renewables S.p.A., ha sottolineato come l'impianto di Rende sia scaturito dal costante impegno profuso dall'azienda nella ricerca e nell'innovazione tecnologica. Si punta, quindi, sulle strategie utili a trasformare le energie rinnovabili, provenienti da fonti alternative,  in soluzioni sempre più efficienti e competitive in vista delle sfide energetiche e ambientali che si presentano quotidianamente in questo contesto europeo e mondiale. Il dott. Manzoni continua spiegando che il processo studiato, brevettato ed implementato, tutto internamente, grazie alle strutture tecniche e di sviluppo, rappresenta una soluzione all'avanguardia per integrare fonti energetiche rinnovabili diverse tra loro. l'azienda può essere fiera di aver creato questo impianto ad altissima efficienza energetica basato proprio sull'ibridizzazione.  

 

Impianto Ibrido a Rende (CS), realizzazione e studio (Impianto ibrido energia solare termodinamico/biomasse a Rende 
- Credit Foto : Falk Renewable)

 

«Si tratta di un passaggio significativo nella strategia tracciata nel Piano industriale – prosegue Piero Manzoni  –  che prevede la valorizzazione dell'esperienza sviluppata nell'ibridizzazione per offrire poi tali soluzioni innovative anche sul mercato in una prospettiva di sempre maggiore internazionalizzazione. Accanto al business model più tradizionale di investitore e gestore di impianti rinnovabili vogliamo infatti puntare sempre più sull'offerta di servizi a valore aggiunto che coprono tutta la catena del valore di un impianto rinnovabile, dallo sviluppo di nuovi progetti alla loro ottimizzazione e gestione».

L'impianto di Rende nasce sulla base del progetto HELIOS, idea sorta nel 2011, che puntava sull'integrazione, appunto, di due tecnologie e due fonti differenti al fine di creare un apparato altamente efficiente. Nel progetto HELIOS viene impiegata la tecnologia solare termodinamica a concentrazione per integrare un impianto già operativo nella produzione di energia elettrica da biomasse. Questo ciclo è chiamato ISCC (Integrated Solar Combined Cycle) e vede la collaborazione la società Elianto S.r.l., spin-off del Centro di Ricerca e Studi Superiori in Sardegna presieduto, fino al 2006, dal Prof. Carlo Rubbia.

 

Impianto a Rendle dell'azienda Falck(Nel progetto HELIOS la tecnologia solare termodinamica a concentrazione è integrata
con un impianto  di energia elettrica da biomasse - Credit Foto: Meteoweb)

 

Lo schema di questa tecnologia brevettata prevede uno scambio di calore tra l'impianto a biomasse già esistente ed una nuova sezione solare, basata su tecnologia CSP (solare termodinamico a concentrazione).
I raggi solari catturati da specchi piani, opportunamente inclinati e regolati automaticamente, vengono concentrati su un tubo sospeso. Dentro di esso scorre un fluido che, una volta scaldatosi, viaggia fino all'impianto a biomasse, cedendo al sua energia.  La parte di calore non recuperabile, proveniente dall'impianto a biomasse,
Una sezione di recupero termico permette di fornire al circuito solare una parte di calore non recuperabile che proviene dall'impianto a biomasse. Questo garantisce l'ottimizzazione delle funzionalità e quindi una migliore efficienza. L'impianto a biomasse è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa 38.900 famiglie. L'impianto solare termodinamico offre il suo apporto ad altre 1.150 famiglie. L'ibridizzazione copre il fabbisogno annuo di ulteriori 200 famiglie. Si ottiene, inoltre, un rilevante risparmio di CO2.  


Impianto ibrido a Rende, sezione degli specchi(Impianto ibrido energia solare termodinamico/biomasse a Rende 
- Credit Foto : Falk Renewable)


Questo processo reso operativo  nell'impianto di Rende è riproducibile e può essere adottato da qualsiasi altro impianto di generazione elettrica che si basi sul ciclo Rankine. La struttura in questione può essere alimentata da fonti rinnovabili (come i rifiuti o le biomasse) o da fonti fossili (come il gas, il carbone) e può essere sia nuova sia già attiva.  

Falck Renewables S.p.A., Società del Gruppo Falck, sviluppa, progetta, realizza e gestisce impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Impegnata nel contribuire a soddisfare il fabbisogno della popolazione, segue un preciso piano di integrazione industriale, basato sulla differenziazione in base alle tecnologie di produzione e alle aree geografiche.

 

Fonti:
Falk Renewable

 

Tutti i diritti sono riservati

AutoreDott.ssa Silvia Pasquariello


Visualizza l'elenco dei principali articoli