Bologna, street art ed energie rinnovabili

Si chiama Cheap Green, il progetto partito lo scorso mercoledì 5 marzo a Bologna. L'idea? Ripulire e riutilizzare le tabelle affissive in disuso, sparse per l'intera città, e farne degli espositori di arte, ispirati a tematiche green. I temi cardine delle singole opere saranno, infatti, tutti riconducibili al mondo dell'ecosostenibilità, interessando tanto tematiche specifiche (come quelle delle energie rinnovabili) quanto settori più generali come riciclo e stili di vita "sostenibili".

A Bologna, le tabelle affisive in disuso diventeranno protagoniste di Cheap Green

(A Bologna, le tabelle affisive in disuso diventeranno protagoniste di Cheap Green)

L'iniziativa è un'anticipazione della seconda edizione del Cheap Festival, il festival interamente dedicato alla street poster art, che si terrà a Bologna dal 1 al 10 maggio prossimi, coinvolgendo (questa volta) solo spazi urbani, in quattro diversi cantieri cittadini (San Vitale, San Donato, Porto e Navile), di collocazione periferica.

L'anteprima del Cheap Green (resa possibile anche grazie all'impegno e alla collaborazione dell'amministrazione locale con l'associazione culturale Elastico e il Centro sociale TPO) prevede installazioni anche nel centro storico di Bologna, attraverso quello che gli organizzatori hanno definito un processo di rigenerazione urbana e di riappropriazione artistica dello spazio cittadino. La sinergia con associazioni attive nel settore dell'ecosostenibilità e delle energie rinnovabili permetterà, inoltre, di sensibilizzare bolognesi e non solo a temi connessi con uno stile di vita urbano e, insieme, ecosostenibile, come:

  1. La tutela del verde pubblico;
  2. La promozione di azioni locali di rimboschimento; 
  3. L'impegno sui fronti del riciclo e della mobilità urbana;
  4. L'educazione alle fonti di energia rinnovabile.

)

(Il video dei numeri e degli artisti che, lo scorso anno, hanno partecipato alla prima edizione del Cheap Street Art Poster Festival a Bologna) 

Quest'anno, ad aprire il Cheap Green, sono stati Paper Resistance (artista salentino ma residente a Bologna, che coniuga illustrazione, grafica, editoria e installazione in carta su muro a una forte critica socio-politica) e, direttamente da Mestre, il giovane duo di street art (entrambi hanno appena vent'anni) SZ ZS. La caratteristica della loro street art è quella di giocare continuamente con lo spazio e con gli ambienti. A loro spetterà il riutilizzo di ben 52 pannelli (27, quelli destinati a Paper Resistance), dove, grazie al sostegno di Greenpeace, saranno presentati (a fare da sfondo a ogni pannello) i numeri reali dell' impatto ambientale do ciascun poster.

Sarà, quindi, la volta dell'argentina e già affermata Hyuro (la cui opera unisce impegno politico e surrealismo). Le sue opere (di cui, ancora, non si hanno anticipazioni) andranno a riempire il centro storico, insieme a quelle dei altri 21 creativi, partecipanti alla Open call for artists, aperta sino ad Aprile.

L'argentina Hyuro all'opera a Nizza

(L'argentina Hyuro all'opera a Nizza)

Fino a luglio, dunque, grafici, illustratori street art e associazioni in campo per la tutela dell'ambiente daranno vita a un festival "cheap", non solo perché gli artisti si riapproprieranno di elementi urbani ormai caduti in disuso (e senza obbedire alle regole commerciali della cartellonistica stradale), ma anche perché si serviranno di un supporto economico come la carta, sensibilizzando, allo stesso tempo, la popolazione alla tematica del riciclo.

Il Cheap Green è un vero e proprio esperimento per Bologna che, con queste installazioni temporanee, darà nuova vita a elementi urbani che, per quanto in disuso, continuano a essere parte integrante del panorama di molti centri abitati.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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