BioEuParks: la scommessa europea parte dal Parco della Sila

L'Ente Parco nazionale della Sila, a Lorica, dal 18 febbraio ospita il primo laboratorio del progetto europeo BioEuParks, finanziato dal programma Intelligent Energy Europe Programme (Iee) per l'efficienza energetica e le politiche di sostegno alla crescita delle rinnovabili, puntando al raggiungimento degli obiettivi della strategia Ue 2020. Il tema del seminario è: "Boschi, energia, edilizia ed impiantistica".

A tenerlo, l'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Cosenza, la Confederazione italiana agricoltura, l'associazione Turismo verde e l'associazione Giovani Architetti. "L'appuntamento intende promuovere la co-progettazione e la condivisione degli obiettivi di progetto con i cittadini e i principali portatori di interessi: operatori, aziende, amministrazioni, cittadini, investitori e istituzioni", spiegano gli organizzatori.

BioEuParks mira a "sviluppare una filiera efficiente e sostenibile di approvvigionamento di biomasse". Sono cinque le aree europee coinvolte nel grande e ambizioso progetto: il Danube-Ipoly National Park (Ungheria), il Kozjansko Regional (Slovenia), il Rodopi National Park (Grecia) e il Sölktäler Nature Park (Austria), tra i partner ci sono anche l'Università Democrito di Tracia in Grecia, l'Istituto Forestale della Slovenia, l'Agenzia nazionale per le risorse rinnovabili della Germania e Pan Parks Foundation.

le nostre foreste non sono combustibile

Greenreport ha riportato il commento di Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, fra i sostenitori dell'iniziativa: "Il progetto BioEuParks segue il concetto di gestione forestale sostenibile come definito dall'Unione Europea: ovvero la gestione e l'uso delle foreste e dei terreni forestali devono essere realizzati mantenendo intatta la biodiversità, in modo da non danneggiare l'ecosistema naturale. Con questa iniziativa i 5 Parchi saranno protagonisti della creazione di una filiera corta nel loro territorio, che promuova gli impianti di cogenerazione e riscaldamento su piccola scala (non oltre 1 megawatt). Questo impianti saranno alimentati da biomassa proveniente da un raggio di 50 chilometri, per incrementare la produzione locale e la gestione sostenibile delle foreste". Altre due gli appuntamenti previsti in questi giorni nel parco calabrese: "Programmazione europea e gestione finanziaria" il 24 febbraio e "Regolamento EuTr e Certificazione energetica" il 3 marzo.

Ma a cosa mira questo progetto verde?

Le attività sono organizzate in 4 macro-fasi per un totale di 36 mesi. La prima fase mira a coinvolgere e informare i cittadini sui temi principali e sugli obiettivi del progetto. La seconda, invece, racchiude il cuore dell'iniziativa, ovvero pianificare un impianto energetico a biomassa per ogni parco coinvolto. La terza è dedicata a incrementare i contenuti tecnici del progetto attraverso azioni formative basate sulle esperienze dominanti fatte grazie alla partnership, e infine la quarta macro-fase consisterà nel diffondere i risultati del progetto.

E gli obiettivi del progetto in termini numerici?

Detto fatto: 108.500 tonnellate di ‘solid biomass' all'anno lavorata dagli impianti, per un totale di 54.200 kWhel all'anno prodotti e 82.300 kWhth/all'anno di energia termica. Inoltre 170 fra managers, ingegneri e tecnici dei Parchi naturali formati a dovere grazie ai corsi previsti. Quindi la selezione di un centinaio di persone destinate a partecipare a una Conferenza internazionale sul tema che trasferisca il Know-how del progetto ad almeno 15 Parchi naturali e infine 300 enti e associazioni private o pubbliche coinvolte, la partecipazione diretta o indiretta di 1800 cittadini e altri 7200 raggiunti da informazioni precise ed esaustive.

AutoreStella Spinelli


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