Asfalti fonoassorbenti per ridurre l'inquinamento acustico
Nei centri urbani, che siano essi densamente popolati o meno, si possono avere numerosi tipi di inquinamento.
Il più rischioso e conosciuto è naturalmente l'inquinamento dell'aria e dell'atmosfera, dovuto alle varie emissioni di anidride carbonica. Questo indubbiamente produce effetti molto più dannosi sia sull'uomo che sull'ambiente, rispetto ad altri tipo di inquinamento. Ma disequilibri di vario genere possono essere causati dal punto di vista sia luminoso che acustico.
L'inquinamento luminoso è un'alterazione della quantità e della qualità della luce notturna provocata da un'eccessiva immissione in essa di elementi e agenti estranei, come tutte le varie fonti di energia artificiale, che ne provocano inevitabilmente danni o alterazioni.
L'inquinamento fonico è qualcosa di molto simile, coniugata al sonoro, ovvero quello stato di alterazione provocato da un eccessivo livello di decibel nell'aria. Questo tipo di inquinamento, al contrario di quello luminoso, può avere molteplici fonti, come i mezzi di trasporto, le industrie, cantieri, attrezzature e attività di vario genere. Esistono numerose normative che regolano il livello massimo delle emissioni sonore sia in base alla fonte che alla zona territoriale. Per quanto riguarda i trasporti, ad esempio, è sufficiente che un'automobile raggiunga anche solo la velocità di trenta chilometri orari per far si che il rumore del rotolamento delle ruote sull'asfalto sovrasti quello del motore.
(Asfalto fonoassorbente)
(Asfalto drenante fonoassorbente)
A tal proposito, sono state effettuate numerose ricerche per cercare di trovare una soluzione. Queste ricerche, però, non si sono basate sull'ingegneria degli autoveicoli, ma sulla composizione e distribuzione degli asfalti stradali. Questi sono gli asfalti fonoassorbenti e la ricerca è ancora all'inizio, perché, pur essendo molto simili agli asfalti tradizionali, si dimostrano ancora molto costosi e la loro lavorazione è difficoltosa.
Il più generale degli asfalti fonoassorbenti è il conglomerato drenante-fonoassorbente, un materiale molto poroso, prodotto grazie all'inserimento di particolari polimeri all'interno dell'impasto del bitume. Grazie alla sua caratteristica porosità è in grado di assorbire sia l'acqua piovana che le vibrazioni sonore.
Un esempio di asfalto fonoassorbente è il Pavprene, un elastomero termoplastico a base di SSB (Stirene-Butadiene-Stirene), proposto e prodotto dalla ditta SO.F.TER. Questo materiale, dopo essere stato opportunamente miscelato al bitume, è in grado di migliorare numerose capacità meccaniche del conglomerato, come, ad esempio, l'indeformabilità, la coesione e l'elasticità sia alle alte che alle basse temperature, aumentandone anche altre prestazioni generali, come la durata e la qualità generali distribuita del manto stradale.
(Asfalto drenante fonoassorbente_Schema della composizione interna)
Nonostante gli eccessivi costi di manutenzione, produzione e distribuzione, questo materiale potrebbe ridurre i notevoli disagi per gli automobilisti sia in caso di pioggia che dal punto di vista dell'inquinamento fonico.
I conglomerati realizzati con il bitume miscelato ai polimeri hanno vari vantaggi. Essendo viscosa, la miscela è più coesa e aderente dal punto di vista strutturale quindi ha una durata maggiore e una maggiore resistenza all'invecchiamento. Si deforma di meno e quindi resiste maggiormente al carico e alla fatica. La stabilità termica riduce l'ispessimento del manto stradale e della variazione del bitume. In termini pratici, l'asfalto fonoassorbente elimina l'effetto aquaplaning, aumenta l'aderenza del pneumatico sul manto stradale e migliora anche la visibilità notturna. La caratteristica positiva più importante di questo asfalto è comunque la riduzione delle emissioni sonore e del diffondersi delle vibrazioni.