Albero eolico: soluzione per lo sfruttamento dei piccoli flussi d'aria
Il Wind Tree è stato ideato da un'azienda francese che sul proprio sito internet, nella sezione denominata "l'equipe", propone una specie particolare di organigramma ad albero dove alle radici troviamo il presidente e fondatore Jérome Nichaud-Larivière ed il designer Claudio Colucci, mentre passando per il tronco ed i frutti, fino ad arrivare alle cime dei rami più alti, trovano posto: Julia Revuz PhD (responsabile degli studi aerodinamici), Laurent Mivis (responsabile del settore della meccanica), Adrien Cahuzac PhD (studente universitario di aerodinamica), Benoit Dupuich (responsabile del settore elettrico), Hélène Bédon-Rouanet (responsabile del settore comunicazione) Jérémy Hudelot (responsabile settore industriale) Marine Bieliaeff.
L'idea iniziale, che in seguito darà vita alla start-up composta dall' equipe su citata, è nata probabilmente durante attimi di noia, mentre il fondatore, guardando fuori dalla finestra, si è accorto che nonostante apparentemente nulla succedesse le foglie degli alberi non restavano ferme. Da questa semplicissima osservazione nasce la sfida: cercare di non sprecare l'energia naturalmente e costantemente presente nei più disparati ambienti naturali.
(Foto di Michaud Lariviere che ritrae un albero a vento "piantato" in luogo pubblico)
Se si pensa al fatto che è stato stimato un aumento del fabbisogno elettrico del 75% entro il 2020, l'intuizione non può che essere considerata geniale, ma come attuarla se uno dei problemi relativi alle energie rinnovabili è l'intermittenza, che in questo caso specifico è dovuta alla soglia minima di forza del vento per l'azionamento delle pale?
IL SEGRETO E' NELLE FOGLIE!
Le foglie rappresentano le pale eoliche del Wind Tree e necessitano, per essere azionate, di un a soglia minima di vento molto bassa, intorno ai 2 metri al secondo, e garantiscono ritmi di lavoro molto più costanti rispetto agli strumenti oggi in uso. Infatti l'albero a vento è capace di produrre energia anche più di 300 giorni all'anno contro i 100-150 giorni in cui riescono a lavorare i normali impianti eolici. Questo risultato è frutto dell'impegno dedicato, soprattutto dagli specialisti in aerodinamica, allo studio e alla ricerca applicata su materiali e fluidodinamica.
(Foto di Michaud Lariviere dalla quale si comprende il gran lavoro fatto sulla fluidodinamica)
Le foglie sono composte da una struttura studiata per migliorare le prestazioni grazie alla forma adatta a catturare il vento, ed ognuna è dotata di un micro generatore flusso assiale con magneti permanenti. Tutte le componenti di questi generatori sono stati costruiti e testati per resistere in tutti gli ambienti e situazioni all'interno dei diversi climi presenti nel mondo.
Come è stato detto, il cuore dell'albero a vento sono le foglie e ne consegue che queste, come è stato previsto, possano essere applicate in diversi posti come ad esempio sui tetti delle abitazioni, su imbarcazioni, sui balconi o comunque adoperate in qualsiasi situazione in cui si voglia catturare l'energia del vento. Infatti le parti restanti dell'albero, come la base, il tronco e i rami, servono solo come struttura d'appoggio per le mini turbine e al fine di nascondere i cavi e le parti elettroniche dell'impianto.
SVILUPPO DELLA START-UP
L'azienda è stata avviata grazie all'intervento di un investitore che ha scommesso 100.000 euro sull'albero a vento e sul suo successo. Questo ha permesso all'azienda di assumere degli ingegneri e cominciare i lavori di sviluppo che, trascorsi tre anni, hanno prodotto il primo prototipo, il quale misura otto metri di altezza, installato in Francia nel comune di Pleumeur-Bodou. Sono previste altre installazioni in diverse città, mentre la commercializzazione del prodotto avverrà a partire dal 2015.