Il Think Forward Film Festival. A Venezia, il cinema incontra l'ambiente
Le sale della Fondazione Querini Stampalia sono state lo scenario gli scorsi 6 e 7 dicembre del Think Forward Film Festival, il festival veneziano che dal 2011 proietta cortometraggi e lungometraggi incentrati sui cambiamenti climatici e su questioni legate all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili. Il tutto, circondato da eventi collaterali che spaziano dai dibattiti agli incontri con attori e registi, con un occhio di riguardo per le scuole.
L'iniziativa, nata da un progetto dell'International Center for Climate Governance (ICCG), in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e la Fondazione Giorgio Cini (rinomato centro di ricerca internazionale sui cambiamenti climatici e sulle tematiche a questo legate), era stata presentata lo scorso 4 settembre presso lo Spazio Luce Cinecittà sul celebre Lido di Venezia) nell'ambito della Mostra del Cinema di Venezia. Nell'occasione era stato presentato anche il contest per cortometraggi sul tema dei cambiamenti climatici o delle energie rinnovabili (accompagnato dalla proiezione di una selezione di corti dell'edizione 2012).

(Alcuni scorci del Palazzo Querini Stampalia, dove si è appena svolto il Think Forward Film Festival)
Il Festival ha fatto dell'ecosostenibilità la propria bandiera. Accanto alle tematiche di film, documentari e cortometraggi, agli incontri e ai dibattiti, non si potrà, infatti, non citare la scelta di ricorrere a stampa in carta riciclata con certificazione FSC (Forest Stewardship Council), un sistema di certificazione internazionale che garantisce la provenienza da foreste rispettose dei più alti standard ambientali, sociali ed economici, per il legname utilizzato per la produzione della carta. Si è, inoltre, fatto ricorso a sevizi di catering a Km 0 e, quando possibile, si è scelta la comunicazione digitale evitando gli spostamenti in aereo.

(Parte del logo dell'edizione di quest'anno del Think Forward Film Festival)
Vediamo, dunque, quali sono stati i protagonisti dell'edizione di quest'anno. Tra i più attesi, Rob Stewart ha fotografato nel suo "Revolution" quindici scenari mondiali, che da paradisi terrestri si sono convertiti in vittime di speculazioni dissennate e del cambiamento climatico. L'Italia è stata, invece, rappresentata da "La città ideale" di Luigi Lo Cascio (membro, tra l'altro, della giuria del contest, presieduta da Alba Rohrwacher); la pellicola racconta la storia di un ambientalista che taglia i ponti con la modernità rifiutandosi di utilizzare le nuove tecnologie. Accanto a Lo Cascio, Costanza Quatriglio con il suo "Con il fiato sospeso", una storia vera che racconta la vicenda di un gruppo di ricercatori universitari finiti intossicati per via delle scarse norme di sicurezza del laboratorio in cui lavoravano.