Alle celle di Graetzel il primo premio UofL per le energie rinnovabili

La notizia è giusto degli scorsi giorni; il 20 Novembre, il chimico tedesco Michael Graetzel è stato insignito di un premio di 50000 dollari, il Leigh Ann Conn Prize for Renewable Energy (che prende il nome dalla figlia di Hank e Rebecca Conn, supporters e benefattori del premio), dalla University of Louisville. Nella prossima primavera, il professore si recherà nella cittadina per parlare delle proprie scoperte e tenere un discorso di ringraziamento, oltre che, ovviamente, per ritirare la medaglia del Conn Prize e il premio.

La sede della University of Louisville
(La sede della University of Luisville)

Il nome di Graetzel, che attualmente è professore e direttore del Laboratorio di Fotonica e Interfacce della École Polytechnique Fédérale di Losanna (EFPL), è ben noto nel settore delle emergenti nano-scienze ed è associato all'invenzione delle Dye Sensitized Solar Cells (DSCC o DSC) o, appunto, celle di Graetzel. Si tratta di una particolare tecnologia del fotovoltaico organico (prodotta su larga scala a partire dal 2009), in cui due vetrini conduttori (separati da biossido di titanio, materiale attivo e soluzione elettrolitica) fanno da elettrodi, permettendo un rendimento a prescindere dall'angolo d'incidenza della luce. Ciò significa che le celle di Graetzel possono essere tranquillamente installate in verticale, senza che ne sia pregiudicata l'efficienza. Rispetto alle tradizionali celle in silicio, inoltre, i costi di produzione sono decisamente più bassi.

Graetzel (che è nato a Dorfchemnitz, Sachsen, l'undici maggio del 1944) detiene più di 50 brevetti, è autore di due libri e di più di 900 pubblicazioni; i suoi studi (tra i dieci più citati al mondo; si sono contate ben 107000 citazioni) hanno ispirato numerosi gruppi di ricerca e dato il via a innumerevoli conferenze. Ha, inoltre, ricevuto premi prestigiosi come il Balzan Prize, la Galvani Medal, la Faraday Medal, l'Harvey Prize, il Gerischer Award, il Dutch Havinga Award and Medal, l'International Prize of the Japanese Society of Coordination Chemistry, l'ENI-Italgas Energy-Prize e, nel 2000, l'European Grand Prix of Innovation.  La Scientific American l'ha annoverato tra i primi cinquanta ricercatori al mondo.

M. Graetzel al Millennium Technology Prize del 2010
(Michael Graetzel alla cerimonia di premiazione per il Millennium Technology Prize del 2010)

La vincita del primo premio UofL (University of Louisville) per le energie rinnovabili riconosce il peso delle sue scoperte e delle loro successive applicazioni nel settore delle energie rinnovabili, tenendo conto del loro impatto globale. James Ramsey (presidente della UofL) ha sottolineato l'efficienza, la realizzabilità e la convenienza delle tecnologie messe a punto da Graetzel.

Nel frattempo, in attesa che il professore ritiri il proprio premio, le candidature per il prossimo Conn Prize potranno essere presentate dal 1 gennaio sino al 1 giugno 2014.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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